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Quasar

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Il termine quasar (quasi-stellar radio source, radio sorgente quasi-stellare) indica un particolare tipo di oggetto celeste che, visto dalla Terra, appare puntiforme come fosse una stella e luminosissimo nella banda delle onde radio.
In realtà, sembra ormai accertato che questo oggetto sia un cosiddetto "nucleo galattico attivo", ovvero una regione compatta che si trova al centro di una galassia molto massiva e che circonda il suo buco nero centrale attivo.
Infatti si ritiene che al centro di tutte le galassie vi sia un buco nero supermassivo, cioè con massa da centomila ad un miliardo di volte la massa del Sole, il quale può essere attivo, cioè in fase di cattura di materiale, oppure no. Nel caso dei quasar, il buco nero è appunto attivo ed è circondato da un cosiddetto "disco di accrescimento", formato dalla materia catturata dall'attrazione gravitazionale del buco nero la quale precipita spiraleggiando verso quest'ultimo. Questo fenomeno produce una fortissima emissione di energia sotto forma di radiazione elettromagnetica su numerose frequenze, tra cui nella banda delle onde radio, motivo per il quale i quasar sono oggetti così luminosi su tutte queste frequenze (la luminosità tipica di un quasar è di 10^40 Watt, cioè 1 seguìto da 40 zeri!). Il quasar più luminoso che si conosca cattura in un anno una quantità di materia pari a mille volte la massa del Sole, per poter brillare in quel modo.
In genere, le galassie "ospitanti" sono troppo deboli per essere viste, rispetto all'enorme luminosità dei quasar; solo con particolari tecniche alcune di esse sono state identificate.

I quasar sono enormemente distanti da noi, e questo implica che siano tra gli oggetti più antichi nella storia dell'Universo; infatti, a causa del fatto che l'Universo si sta espandendo (in qualunque direzione intorno a noi), la radiazione emessa da oggetti molto lontani impiega molto tempo per raggiungerci, per cui nel caso dei quasar deve essere partita quando l'Universo era nelle prime fasi della sua vita. In questo senso, ricevendo la radiazione di oggetti così lontani è come se stessimo guardando "indietro nel tempo", perché vediamo l'oggetto com'era all'epoca in cui la radiazione in questione è stata emessa (da cui possiamo trarre informazioni su com'era l'Universo in tale epoca).
Proprio in un quasar è stata individuata da un'astronoma cagliaritana la nube di vapor d'acqua più antica mai osservata, risalente a 11 miliardi di anni fa, sfruttando il fenomeno dei maser e delle lenti gravitazionali.

Grazie al fatto che i quasar sono estremamente luminosi, distanti e apparentemente piccoli, possono venire usati come punti di riferimento in cielo. Molti quasar fanno infatti parte del Sistema di Riferimento Celeste Internazionale (ICRS), in quanto le loro posizioni, essendo essi così distanti, ci appaiono "fisse", e grazie all'attuale tecnologia possono essere misurate con un'altissima precisione.

Immagine in alto tratta da http://www.redorbit.com/education/reference_library/space_1/universe/2574744/quasar/

Nell'immagine qui sotto: rappresentazione di un quasar e di un blazar, dove quest'ultimo è esattamente la stessa cosa di un quasar (e quindi entrambi fanno parte della classe dei nuclei galattici attivi, AGN) ma è visto sotto una diversa angolazione. Nell'immagine del quasar sono visibili il buco nero supermassivo centrale, il disco di accrescimento e i jet, ovvero emissioni di particelle cariche espulse a velocità relativistiche (prossime alla velocità della luce nel vuoto, 300.000 km/s) dalla parte centrale del sistema, in due direzioni opposte. Crediti: Astronomy: Roen Kelly

Nell'immagine qui sotto: il quasar è il punto luminoso in basso al centro. Crediti: ESO
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