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Radiotelescopio

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Un radiotelescopio è uno strumento che serve a ricevere le onde radio provenienti dallo spazio, per studiare le caratteristiche degli oggetti che le hanno emesse. In sostanza si tratta di grandi antenne che si cerca di rendere il più sensibile possibile, in maniera da riuscire a ricevere tali segnali che, provenendo da molto lontano, arrivano a noi debolissimi.
Un radiotelescopio è composto essenzialmente di due parti, la prima delle quali ha il compito di raccogliere la radiazione elettromagnetica e di convogliarla poi sulla seconda parte, che è chiamata ricevitore.
In molti radiotelescopi, la parte che raccoglie la radiazione è costituita da una superficie riflettente a forma di paraboloide.
I radiotelescopi più famosi nel mondo sono quelli di Arecibo (300 m di diametro) a Porto Rico, Effelsberg (100 m) in Germania, Green Bank (100 m) nel West Virginia (USA), Parkes (64 m) in Australia, Jodrell Bank (76 m) nel Regno Unito; in Italia abbiamo il radiotelescopio di Medicina (32 m) vicino a Bologna, quello di Noto (32 m) in Sicilia e il nuovissimo Sardinia Radio Telescope (64 m) in Sardegna, appena ultimato e al momento in fase di collaudo.
Nella foto: il Sardinia Radio Telescope. Crediti: INAF-Osservatorio Astronomico di Cagliari/Gianni Alvito
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