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L'Hubble Space Telescope (HST, Telescopio Spaziale Hubble) fu costruito grazie ad una collaborazione tra l'European Space Agency (ESA, Agenzia Spaziale Europea) e la National Aeronautics and Space Agency (NASA, Agenzia Aeronautica Nazionale e Spaziale), e prende il nome dall'astronomo Edwin Powell Hubble.
Fu lanciato e messo in orbita attorno al nostro pianeta nel 1990 a circa 600 km di altitudine, al di sopra dell'atmosfera: HST riceve la luce prima che essa la attraversi, riuscendo perciò ad ottenere immagini dal cosmo nitidissime e stupefacenti. Questo non è invece sempre vero usando i telescopi a Terra, perchè l'atmosfera disperde la luce che la attraversa facendo sì che le immagini dal cosmo arrivino sulla superficie distorte e sfuocate. In aggiunta, l'atmosfera blocca anche certe lunghezze d'onda, perciò HST può vedere tipi di luce a cui i telescopi terrestri sono “ciechi”, come l'Ultravioletto.
Dal momento del lancio sono state eseguite quattro Missioni di Servizio (negli anni 1993, 1997, 1999-2002, 2009) con lo scopo di riparare, migliorare o sostituire gli strumenti a bordo. HST convoglia la luce usando due specchi, di cui il primario ha un diametro di 2.4 metri: molto più piccolo di quelli usati nei telescopi terrestri, ma anche il massimo a cui nel 1990 ci si è riusciti a spingere nell'ottica di porre in orbita una macchina di più di 11 tonnellate. HST è in grado di completare un'orbita attorno al nostro pianeta in soli 97 minuti, e la sua alimentazione proviene da due pannelli solari. Attualmente, a bordo del telescopio sono attivi cinque strumenti: due (l'Advanced Camera for Survey e la Wide Field Camera 3) utilizzati per ottenere immagini scientifiche e tre spettrografi (il Cosmic Origins Spectrograph, la Near Infrared Camera and Multi-Object Spectrometer e lo Space Telescope Imaging Spectrograph) per suddividere la luce in arrivo nelle varie lunghezze d'onda.

In più di vent'anni di attività, HST ha permesso impensabili avanzamenti nella cosmologia e nell'astrofisica: lo stupefacente “Hubble Deep Field” (una sorta di fotografia a lunga esposizione di una porzione di cielo apparentemente priva di sorgenti luminose che ha mostrato come essa fosse invece piena di galassie di ogni tipo e dimensione), una migliorata determinazione delle distanze cosmiche grazie alle stelle Cefeidi, la scoperta della costante presenza di un Buco Nero supermassivo al centro di ogni galassia, del fatto che l'Universo non sia semplicemente in espansione, ma in espansione accelerata, e poi ancora la prova dell'esistenza dei dischi protoplanetari, la prima immagine di un pianeta extrasolare, testimonianze delle interazioni tra le galassie, osservazioni degli stadi finali della vita delle stelle e molto altro. Ormai HST è al termine della sua attività. Nonostante questo, la comunità scientifica spera che esso continui a resistere fino all'arrivo di un futuristico erede, previsto forse per il 2018: il James Webb Space Telescope, che sarà di certo all'altezza del suo glorioso predecessore.


La foto del telescopio è stata fatta dall'equipaggio dello Space Shuttle Atlantis (tratta da http://hendrix2.uoregon.edu/~imamura/123/lecture-3/lecture-3.html).

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