Le radiogalassie sono potentissime sorgenti radio associate quasi esclusivamente con galassie ellittiche.
L'emissione radio e' alimentata da una coppia di getti di plasma che si formano al seguito della accrezione (o accrescimento) di gas in un buco nero supermassivo situato nel nucleo della galassia ospite. I getti, inizialmente relativistici, si propagano in direzioni diametralmente opposte fuori dal nucleo della galassia, spazzando prima il mezzo interstellare e poi quello intergalattico. L'interazione con in gas esterno rallenta e deflette i getti radio originando una grande varieta' di strutture. In alcuni casi il plasma radio fluisce e si accumula in lobi ellissoidali che conglobano i getti. In altri casi, l'interazione e' cosi' forte che i getti vengono piegati dalla pressione d'ariete causata dal moto relativo della galassia rispetto al gas ambiente e la radiosorgente assume una caratteristica forma a testa-coda.
Le radiogalassie sono impressionanti da molti punti di vista. Gli oggetti piu' potenti possono raggiungere luminosita' fino a 10^38 Watt nella banda radio (100 MHz - 10 GHz) mentre i radio lobi piu' grandi possono estendersi per Mega parsec e accumulare fino a 10^53 joules di energia sotto forma di particelle relativistiche e campi magnetici.
Gli astronomi studiano la morfologia e le proprieta'dell' emissione delle radiogalassie con lo scopo di capire la loro evoluzione ma anche le caratteristiche fisiche del loro ambiente.
Nell'immagine: la radiogalassia NGC 326 (Referenza: Murgia et al. 2001; Crediti: NRAO VLA & NASA HST).
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